L’antefatto:
La risposta (chi condivide può sottoscrivere anche nei commenti a questo post):
La lettera è stata spedita alle seguenti redazioni:
Repubblica (redazione dell’edizione cartacea e web), Corriere (redazione cultura dell’edizione cartacea e redazione web), Sole 24 ore, La Stampa, Gazzetta del Mezzogiorno, Unità, Liberazione, Panorama, L’Espresso, Il Manifesto, Il Foglio, Avvenire, Libero, Libero.it, Quotidiano.net, Metro, Giornalettismo.com, Repubblicadeglistagisti.it, Ccsnews.it,
la stiamo inviando ad altre redazioni e ad alcuni blogger, man mano che lo faremo aggiorneremo questa lista.
Se avete qualche idea su qualche altra testata/sito/blog a cui inviarla contattatemi (un messaggio personale va benissimo) e provvederò a inviarla personalmente (con il testo standard che ho inviato alle altre redazioni).
Grazie ancora a tutti per il sostegno e la collaborazione.
update: la lettera è stata corretta nella forma per renderla più adeguata all’eventuale pubblicazione sui giornali, i contenuti sono rimasti sostanzialmente invariati.
Al dott. Bruno Vespa
Desideriamo esprimere pubblicamente il nostro disappunto per quanto avvenuto durante la puntata di Porta a Porta del 19/01/2009. La sua affermazione secondo cui iscriversi ad una Facoltà di Scienze della comunicazione è “un errore di cui ci si pentirà per tutta la vita” ci indigna profondamente per due motivi principali.
Anzitutto, perché a Scienze della Comunicazione studiano, hanno studiato e insegnano persone che dedicano all’apprendimento e alla formazione passione e sacrifici. Crediamo nelle discipline che la nostra facoltà insegna, ritenendole fondamentali per la creazione di figure professionali in grado di contribuire in modo decisivo allo sviluppo del Paese. Siamo convinti che la sua posizione alimenti una guerriglia ideologica tra discipline, ostacolando l’integrazione dei saperi: un requisito fondamentale per lo sviluppo e il progresso nella società dell’informazione. A nostro avviso, le specificità di ogni percorso universitario possono rappresentare, infatti, un’occasione di arricchimento culturale.
La sua affermazione svilisce questa ipotesi, dando adito all’idea che sia la sola conoscenza tecnica a fornire competenze valide per il nostro tempo. Una concezione non soltanto difficilmente condivisibile, ma anche anacronistica.
In secondo luogo, come cittadini siamo stupiti dalla superficialità con cui la sua trasmissione tratta tematiche di tale rilevanza in un contenitore che vuole essere di dibattito e approfondimento politico-culturale. Ci riferiamo al caso che ci ha riguardato direttamente, così come ad altri episodi in cui Porta a Porta è stato accusato di disinformare i cittadini. A solo titolo di esempio è sufficiente citare le continue inesattezze e gli attacchi sul mondo delle nuove tecnologie dell’informazione (in particolare internet) e la “parziale presentazione” di fatti politico-giudiziari di straordinaria rilevanza per il Paese.
Rispetto a tutto questo, ci riteniamo sia offesi dalla sua frase, sia delusi dalla qualità di un programma trasmesso dal servizio pubblico.
Al di là delle critiche, il nostro è un invito ad argomentare in modo più approfondito quanto ha affermato o, nel caso di una semplice battuta infelice, a ritrattare quanto espresso e a rivolgere pubbliche scuse non soltanto a noi, ma anche ai cittadini per il pessimo servizio svolto.
Gli studenti e i laureati di Scienze della Comunicazione:
Adele Ferrarelli, Alberto De Toma, Alessandro Baldi, Alessandro Ciferri, Alessandro De Vitis, Alessandro Giustizieri, Alessandro Mantovan, Alessandro Martorana, Alessandro Sinigaglia, Alessia Anardu, Alessia Caruso, Ambra Colle, Andrea De Vellis, Andrea Ferraccio, Andrea Lovato, Andrea Santangelo, Anna Flora Giliberti, Anna Polidori, Anna Torcoletti, Antonio Nesci, Antonio Opromolla, Antonio Pezzulo, Antonio Raso, Barbara Squarcina, Benedetta Cosmi, Benedetta Migliore, Carla Panico, Carolina Attanasio, Chiara Altieri, Chiara Gianfrancesco, Cinzia Medaglia, Claudia Cannatà, Claudia Nicolamarino, Comunitazione Redazione, Cristina Fiorito, Cristina Lenzi, Cristina Mazzariello, Daniela Lai, Daniela Lipia, Daniela Marigliano, Daniela Milanesi, Daniela Scotti, Daniele Patente, Dario Correnti, Davide Crupi, Desirèe Bison, Edoardo Bellanti, Eleonora Belli, Eleonora Cirulli, Eleonora Moi, Elisa Celsan, Elisa Moretto, Elisa Olzeri, Elisa Tarzia, Elvira Puglisi, Emanuela Moscato, Emanuela Pulignano, Eugenio Minucci, Federica Di Giovine, Filippo Alestra, Flavia Barzacchiello, Flavia Pipola, Francesca Bianchi, Francesca Casagni, Francesca Cherubini, Francesca Orlando, Francesco D’Onofrio, Francesco G. Caolo, Francesco Grassano, Francesco Iacona, Francesco Longo, Francesco Noè, Francesco Sarubbo, Gabriele Ciullo, Gaetano Maida, Gennaro Marco Duello, Gianvincenzo Villani, Giovanna Landi, Giuseppe Alberto Tunzi, Giuseppe Natale, Grazia Murtarelli, Ilaria Gramegna, Ilaria Masenga, Ilaria Ruffini, Ilaria Scicchitano, Ilaria Vagnoli, Ivan Scoccio, Jennifer Modugno, Katia Muscariello, Laura Carosella, Laura Tondi, Lavinia Bonamassa, Lino Fiacco, Lisa Gino, Luana Pagano, Luca Di Bari, Luigi Erbetta, Manuela Masiello, Marcello Guglielmelli, Marcello Trazzi, Marco Bernardi, Marco Giuliani, Marco Toni, Margherita Laghi, Maria Chiara Muglia, Marianna Di Domenico, Marianna Margiotta, Mariavittoria Petrella, Marilena Meleleo, Marina Cappannini, Martina Angelini, Martina Melone, Marzia di Maio, Massimo Manuel Medina, Matteo Urbinati, Matteo Zanzani, Mattia Gangi, Maurizio Donadio, Maximiliano Sanvitale, Michele Melis, Michelina Monzo, Niccolò Formai, Nicola Bertoli, Nicola Bertoli, Nicola Camilotto, Nunzia Falco Simeone, Pamela Mazzeo, Paola Pisciotta, Pietro Ghisoni, Raffaele Sarno, Riccardo Cavani, Rita Ricci, Rita Simone, Roberta Capuano, Romina Toscano, Rossella D’Araio, Sara Canonico, Sara Leoni, Sarah L’Epée, Serena Matarazzo, Serena Orizi, Sergio Del Prete, Silvia Ferretti, Stefania Ronzano, Stefano Vergine, Susanna Picone, Teresa Toscano, Tommaso De Benetti, Valentina Brunelli, Valentina Corrado, Valentina Ianniello, Valentina Pugni, Valeria Cavaliere, Valeria Fornarelli, Valeria Moretti, Victoria Lauri, Viviana Lucciola,
Sostenitori: nome e cognome (professione o qualifica)
Simone Murtas (Designer d’interni), Luigi Bertuzzi, Serena Notarangelo (Studentessa di Architettura U.E “Sapienza”), Ilaria Soldini (Redattrice giornalistica e pubblicitaria),
è semplicemente una vergogna quello che è stato detto dal dottor Vespa ai danni di noi laurati in Scienze della Comunicazione.
…senza parole… -_-‘
Lavinia Bonamassa, Pisa
Sottoscrivo anch’io!
Sottoscrivo, VERGOGNA VESPA!!!
Assolutamente sottoscrivo anch’io!!!
Sottoscrivo, e vi segnalo un’altra recente offesa (quaspeggio di quella di Vespa) verso noi di SDC avvenuta nel programma Melog di Radio24 da parte del filosofo Galiberti. Vi lascio il link all’mp3:
http://www.radio24.it/radio24_audio/090130-melog
(andate verso metà, dal minuto 20 in poi)
Adesso basta! Facciamo qualcosa di concreto se pensate che questi mezzi servano a qualcosa…
Come si fa a sottoscrivere la lista?
Chiaramente indignata anche io!!! Vergognoso Vespa!!
sottoscrivo anch’io!
se vogliamo destare un minimo di credibilità togliamo tra le firme Beatrix Kiddo… 😀 (alias la protagonista del film Kill Bill)
Cari colleghi, esprimo la mia piena solidarietà al caso, in quanto non ce la faccio più a sentire gente (che conta o meno) denigrare la nostra scelta formativa. Sono stanca di essere valutata come un incompetente, solo per il fatto che “degli incompetenti” non capiscono l’importanza delle nostre conoscenze. Credo se in determinatii posti di lavoro ci fossero persone formate come noi, il nostro Paese avrebbe sicuramente un valore aggiunto.
In Italia troppe persone gestiscono “informazione e comunicazione” senza essere qualifcati; tutti vogliono godere dei benefici del progresso ma poi si appellano a vecchie strutture e preconcetti.
Vi prego di portare la mia rappresentaza in sede.
In fede Valeria
sottoscrivo pienamente… è una vergogna..
l’Italia procede a rilento anche grazie a questi preconcetti che infangano alcuni corsi universitari..
Sottoscrivo e aggiungo che non si può approfittare della propria poszione per esprimere un parere del tutto personale che coinvolge migliaia di giovani in tutta italia! veramente antigiornalistico
Sottoscrivo in pieno.
Vespa è stato scandaloso!
Ha denigrato in maniera gratuita Atenei, Facoltà e soprattutto studenti di Sc.Della Comunicazione in un colpo solo.
Naturalmente il caro Vespa tiene molto alla sua poltrona, e soprattutto al suo MONOPOLIO; ed ha una paura inconscia di questi giovani che a 22 anni hanno una preparazione nell’ambito della comunicazione, che lui poteva solo sognare alla stessa età.
Vi prego spediamo questa lettera a tutti: da Rai a Mediaset.
VERGOGNA.
E’ come se Bruno Vespa avesse detto: “ragazzi lasciate stare una facoltà che vi insegna ad essere critci nei confronti dei media. Della comunicazione pubblica ce ne occupiamo noi,anzi io, voi pensate solo a fare i tecnici e gli ingegneri che è meglio così per tutti”; il tutto mascherato da una cosa detta a fin di bene dei ragazzi che altrimenti non troverebbero lavoro.
Allucinante, retrogrado e subdolo.
Sottoscrivo.
Il fatto che l’abbia detto Vespa mi rende solo più fiero di studiare sdc!!
Sottoscrivo!
allucinante che un personaggio mediatico come vespa si lasci scappare certe sconcerie…
sottoscrivo la lettera!
Appena diventa interoperabile .. il Web sarà inarrestabile ..
Facciamo fare a che denigra SdC un’immersione in questo video del WCAG rap.
WCAG pronuncia “wicheg”; il video divulga le linee guida sull’accessibilità dei contenuti Web per persone con disabilità.
WCAG è un’attività (tecnica) di standardizzazione; non si occupa però della disabilità comunicativa dei normali; se qualcuno non inizia a far qualcosa di non tecnico, per rimediare a questo inconveniente tanto comodo per gente come Vespa .. il Web finià per diventare interoperabile solo per persone con disabilità fisiche. Non sarebbe il caso che i “normodotati” dessero una mano a gestire gli aspetti non tecnici della situazione?
Servono idee e contributi per sviluppare W2WAI .. pronuncia italiana “widuewai” o inglese “wetoowhy” … un sito per sviluppare un’interfaccia (operativa) tra le attività (comunicative) sul Web e sul Territorio (World).
ooops ….
W2WAI .. pronuncia italiana “widuewai” o inglese “wetoowhy” … un sito per sviluppare un’interfaccia (operativa) tra le attività (comunicative) sul Web e sul Territorio (World).
concordo e sottoscrivo.
è veramente una vergogna.
Dott.ssa Alessia Bellezza
ps: al signor vespa vorrei chiedere se è a conoscenza della legge n 150\2000. in caso negativo, si informasse
Beh, io lo prendo quasi come un complimento.
Anche perchè quello che fa Vespa è l’antitesi del “comunicare” trasparente e genuino.
Uno dei peggiori programmi d’informazione che l’Italia abbia mai avuto. Vespa è un maggiordomo, non un giornalista. Uno di quelli “chi striscia non inciampa”.